Le lingue orientali, come il Cinese, possono essere estremamente dure da imparare per chi non ha mai affrontato una lingua di quel tipo. Le lingue tonali sono lingue in cui il tono con cui è pronunciata una sillaba ne determina il significato.
Un tipico esempio di lingua tonale è il cinese mandarino, il cui sistema tonale consta di 4 toni più un ulteriore tono neutro. Ad esempio, la sillaba “ma”, se pronunciata col primo tono, m?, può significare “mamma” (?), se pronunciata col secondo tono, má, può significare “canapa” (?), se pronunciata col terzo tono, m?, può significare cavallo (?), se pronunciata col quarto tono, mà può significare “insultare” (?). [Wikipedia]
Uno studio di un gruppo di ricercatori della canadese Simon Fraser University ha analizzato le metodologie di studio, facendo una scoperta sicuramente importante ma per molti versi un po’ ovvia.
I ricercatori hanno infatti scoperto che se per prima cosa ci si esercita a distinguere i diversi toni (prima ancora che di iniziare a studiare il significato delle parole o la grammatica) poi si impara molto più velocemente.
Dalla ricerca è emerso che nella distinzione dei toni sono avvantaggiati i musicisti (che ovviamente hanno un orecchio più allenato a riconoscere differenze di tono), che anche se non allenati in modo specifico possono riuscire a raggiungere un livello di capacità di comprensione vicino a quello di chi invece ha fatto esercizi specifici sul riconoscimento dei toni.
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